Una mattina arrivo in ufficio ad Assago con la cravatta, annodata con un nodo semplice, quello che si impara più velocemente su YouTube. Sarà stato il 2014-2015.
Passo la mia giornata di lavoro e arrivano le 6. È una giornata impegnativa e ho ancora da fare quindi rimango alla mia scrivania, nonostante molti siano andati a casa.
Verso le 7 inoltrate, Paolo solleva finalmente la testa dal computer e viene verso di me, con fare severo.
Mi dice: "Luca, cos'è quel nodo lì?"
Io: "È il nodo semplice, l'ho imparato l'altro giorno. Mi sta bene vero?"
Paolo: "No non ti sta bene! Cioè, sono contento di vederti con la cravatta perchè capisco che cerchi di essere più professionale, però il nodo da fare è quello classico, che è bello preciso e simmetrico."
E continua: "Sai, è importante cercare di dare una buona immagine di te, dimostra attenzione e cura per le cose, e se impari a prenderti cura delle cose allora magari impari a prenderti cura anche delle persone, e se ti prendi cura delle persone allora magari diventi ogni giorno una persona un pochino migliore. E di persone migliori ne ha tanto bisogno il mondo."
Questo era Paolo, persona buona, umile, con il sincero desiderio di aiutare e con una capacità unica di leggere le emozioni e intenzioni altrui, specialmente negli amici.
Una persona con cui poter parlare di tutto, dalla poesia alla tecnologia, ai film, alla cultura, alla cucina, alla pesca.
Che ci ha dimostrato che si può lottare per un mondo un pochino migliore.
Che ci ha insegnato che si DEVE lottare per un mondo un pochino migliore.
Purtroppo, il mondo è un pochino peggiore, ora che non ci sei più.
Ciao e grazie per tutto, caro Paolo.
Una mattina arrivo in ufficio ad Assago con la cravatta, annodata con un nodo semplice, quello che si impara più velocemente su YouTube. Sarà stato il 2014-2015.
Passo la mia giornata di lavoro e arrivano le 6. È una giornata impegnativa e ho ancora da fare quindi rimango alla mia scrivania, nonostante molti siano andati a casa.
Verso le 7 inoltrate, Paolo solleva finalmente la testa dal computer e viene verso di me, con fare severo.
Mi dice: "Luca, cos'è quel nodo lì?"
Io: "È il nodo semplice, l'ho imparato l'altro giorno. Mi sta bene vero?"
Paolo: "No non ti sta bene! Cioè, sono contento di vederti con la cravatta perchè capisco che cerchi di essere più professionale, però il nodo da fare è quello classico, che è bello preciso e simmetrico."
E continua: "Sai, è importante cercare di dare una buona immagine di te, dimostra attenzione e cura per le cose, e se impari a prenderti cura delle cose allora magari impari a prenderti cura anche delle persone, e se ti prendi cura delle persone allora magari diventi ogni giorno una persona un pochino migliore. E di persone migliori ne ha tanto bisogno il mondo."
Questo era Paolo, persona buona, umile, con il sincero desiderio di aiutare e con una capacità unica di leggere le emozioni e intenzioni altrui, specialmente negli amici.
Una persona con cui poter parlare di tutto, dalla poesia alla tecnologia, ai film, alla cultura, alla cucina, alla pesca.
Che ci ha dimostrato che si può lottare per un mondo un pochino migliore.
Che ci ha insegnato che si DEVE lottare per un mondo un pochino migliore.
Purtroppo, il mondo è un pochino peggiore, ora che non ci sei più.
Ciao e grazie per tutto, caro Paolo.